martedì 24 aprile 2012

Finalmente NEVICA

Dopo un inverno anomalo, ora nevica quasi ogni giorno. In una mattinata di tempo buono ne approfittiamo per un giro a Portavescovo dove gli impianti son chiusi e scendere da forcella Europa non è più a rischio multa:)

Clicca qui a fianco per il video http://vimeo.com/40954999

giovedì 19 aprile 2012

Piz Boè

Lunedì pomeriggio di pasquetta, sono al rifugio del Zuker che bevo na birra con i ragazzi del Soccorso Alpino di Fodom, oggi sono in festa perchè c'è stata l'annuale gara di skialp tra le sezioni. Quest'anno è toccato a loro ospitare la manifestazione. Dico a Jakob che domani sono in ferie e che farò un giro con gli sci assieme alla Nico, lui spalanca gli occhi e dice che pure lui non lavora. In 5 minuti la gita è decisa. Vorremmo combinare due discese: canale del ghiaccaio e val Setus nel gruppo del Sella.
Mando un messaggio a Filippo. Risposta immediata, viene anche lui.
Alle 8.45 siamo al passo Pordoi, scarponi ai piedi che guardiamo la saracinesca chiusa della funivia, come bambini che aspettano che si apra la giostra. Ma a che ora aveva detto la Fede che aprivano? Alle nove? Speriamo. Non c'è un cane in giro, anzi quello c'è e ci abbaia pure. I bar sono chiusi, la stagione dello sci in pista è finita ieri con le feste Pasquali. Nove precise si apre la saracinesca, oggi ultimo giorno di lavoro anche per la funivia, poi si va in vacanza un mese.
Sulla terrazza del Sass Pordoi chiudiamo gli scarponi e partiamo, Filippo conduce giù verso la forcella, poi un po di scaletta e infine prendiamo la traccia verso il Piz Boè. Qui salutiamo il Filippo, che parte con il suo ritmo. C'è un pò d'aria in cresta, a volte si sprofonda a piedi, Jakob sbuffa, sta facendo fatica. Non ha recuperato dalla gara di ieri. E quando dico gara intendo anche il dopo gara.....


A metà mattina siamo in cima, facciamo un break. Dalla cima breve discesa, traverso e una corta risalita ci portano all'imbocco del canale del ghiacciao, la neve non è facile da sciare o forse siamo un po viziati perchè vorremmo sempre la polvere.



Ci buttiamo giù per il pendio ed in poco tempo siamo in val Mesdì.


Clicca questo link per il video http://vimeo.com/40683388



Qui giunti il programma prevede di risalire la parte alta della valle per poi dirigersi sempre con le pelli al vallon Pisciadù. Jakob ci abbandona, non è giornata per lui oggi, ci aspetterà in val Badia. Ubriachi di zig-zag sempre più ravvicinati, arriviamo al rifugio Boè, dove prendiamo la traccia per la val Setus. Tolte le pelli scendiamo nel vallon Pisciadù con un bel sole, ma che poca neve quest'anno!


Arrivati al rifugio Cavazza mi suona il cell, è Filippo che mi chiama:"Dove siete?" all'imbocco della Setus, "Bene, io sono ad Arabba, mandami un messaggio quando siete a Colfosco che vengo a prendervi. Gli impianti della val Badia son chiusi. Ciao". Io e la Nico ci guardiamo e ci chiediamo come abbia fatto ad essere già ad Arabba. Mah.
Finalmente siamo nel canale, la Nico parte per prima, c'è bella neve qui.









Gli passo la macchina fotografica per fare qualche scatto in controluce.



Siamo nel punto più stretto, lei si apposta ed io faccio un paio di curve, le passo di fianco e proseguo. Forse ho chiesto troppo alla mia reattività di gambe ma sta di fatto che le punte dei miei sci son finite sotto la crosta, mi impunto e vengo sbalzato in avanti. Sento che gli sci si staccano entrambi ed io cado faccia a valle. Vedo la roccia a pochi centimetri dalla faccia, realizzo che mi devo girare e fermarmi quanto prima. Qui il pendio è ripido. Fortunatamento riesco nell'intento, subito cerco gli sci con lo sguardo. Uno è li a due metri piantato di coda, l'altro......l'altro lo vedo correre sulla massima pendenza verso valle!! Arriverà in val Badia mi dico. Siamo in silenzio ed impotenti di fronte alla scena. Dopo 100m il canale fa una leggera curva a destra e fortunatamente il mio sci è andato a cozzare contro la parete, arrestandosi. Spiego alla Nico come ho fatto il numero da circo, poi con uno sci derapo fino all'altro. Senza ulteriori scariche di adrenalina usciamo dal canale e per le piste deserte arriviamo a Colfosco dove ritroviamo i due compari della mattina. Filippo ci racconta che ad Arabba ci è arrivato in autostop e non con le pelli, ed è pure riuscito a trovare il tempo per pranzare na tagliata!! Jakob invece si è fatto una penichella sui prati della val badia.

lunedì 2 aprile 2012

Dreiecker - Valle Aurina

La giornata parte bene, non è necessaria la levataccia delle ultime gite, le temperature sono dimunite questo weekend. Ci concediamo il lusso di una colazione al panificio Gasser di La Villa, non ero mai entrato prima, ma difficilmente ne uscirete solo con un caffè nello stomaco! Io mi concedo una linzer, la Nico una brioche alla nocciola. Sistemato lo stomaco, proseguiamo alla volta della valle Aurina. In valle il vento è forte ed il cielo non è azzurro come in dolomiti, le nubi corrono veloci così come i fiocchi portati dal vento. L'entusiasmo svanisce. Partiamo comunque, confortati dal fatto che dovrebbe migliorare mentre il sole gioca a nascondino con le nuvole.

Dopo la pista da fondo imbocchiamo a sinistra il ripido canale di neve che permette di superare la ripida parte inferiore. Siamo sottovento, il sole ci scalda, si sta da dio. Sappiamo però che appena sopra il vento ci aspetta e al primo accenno del compagno saremo pronti alla ritirata, tant'è che spunta il primo mattiniero già di ritorno. Ne segue un'altro gruppetto che ci conferma le condizioni meteo "difficili". Sbuchiamo sul pianoro superiore, il vento non è sufficiente per giustificare la ritirata, dobbiamo proseguire.
Verso il Rotspitze ed il Picco dei Tre Signori il cielo è più azzurro, e noi che saliamo su di un pendio orientato a sud-est, veniamo scaldati dai suoi raggi che pareggiano le fredde raffiche del vento da nord.

Altra cosa da segnalare è che ci sono 5cm di fresca della notte, che oltre a rendere il paesaggio più brillante, potrebbe regalarci una bella discesa. La gita riprende interesse, torna la motivazione.
Più saliamo e più migliora il meteo.



Nel frattempo scende un'altro gruppetto con belle curve. La situazione sta tornando decisamente favorevole. Pensiamo già alla discesa, ci guardiamo attorno alla ricerca di una linea vergine, la troviamo al centro del vallone, c'è una sola traccia parzialmente coperta dal vento. Ormai siamo in prossimità della cresta finale, il vento qui torna forte, e quel che mi turba di più è che spunta un gruppo di 10 persone. La mia paura è che si dirigano verso la linea di discesa che abbiamo visto...li marco a vista, cerco di fargli capire con lo sguardo che devono scendere dove son scesi tutti gli altri. Ci passano, li controllo seppure il vento cerchi di spostarmi. Sono nel punto cruciale...vanno a destra, dove son scesi tutti, sorrido. La nostra linea è salva! Depositiamo gli sci, saliamo lungo la cresta di neve e rocce fino in cima. La Nico mi precede.

Arrivo in cima dopo di lei, la ritrovo vicino la croce, con una gamba incastrata in un buco!! Mi dice che le fa male, provo a sollevarla da lì per le spalle, ma accusa dolori. Mi chiede di asppettare un attimo perchè ha preso una bella botta. Già penso a come scenderemo quando.....con un balzo si tira fuori e mi grida: pesce d'aprile!! Scema gli dico, poi sorrido. Faccio un pò di foto, il vento sembra quasi cessato, panorama strepitoso verso il Picco dei Tre Signori.


Torniamo agli sci. I primi metri la neve è dura, poi con una diagonale tattica guadagnamo il centro del vallone. Da questo punto al canale sono solo sorrisi e urla di gioia per una discesa su neve di seta.




Discesa Dalla Dreiecker - Valle Aurina on Vimeo

Nel canale una bella polenta e appena fuori vado a sinistra verso le due malghe aperte per la meritata birra. Vista l'ora, pranziamo qualcosa. La cameriera ci avverte che alcune cosè del menù non ci sono e ci consiglia come piatto del giorno una zuppa di renna svedese!! Togliamo lo sguardo dal menù e fissiamo la cameriera dritta negli occhi...della serie ci stai prendendo in giro?? Renna? Chiediamo per conferma. Proprio così. Spinti dalla curiosità l'abbiamo presa e gustata. Buona anche, servita su un vasetto di vetro simil conserva. Il dubbio che sia stato un'altro pesce d'aprile mi è rimasto, chiederò info a Babbo Natale.