giovedì 19 aprile 2012

Piz Boè

Lunedì pomeriggio di pasquetta, sono al rifugio del Zuker che bevo na birra con i ragazzi del Soccorso Alpino di Fodom, oggi sono in festa perchè c'è stata l'annuale gara di skialp tra le sezioni. Quest'anno è toccato a loro ospitare la manifestazione. Dico a Jakob che domani sono in ferie e che farò un giro con gli sci assieme alla Nico, lui spalanca gli occhi e dice che pure lui non lavora. In 5 minuti la gita è decisa. Vorremmo combinare due discese: canale del ghiaccaio e val Setus nel gruppo del Sella.
Mando un messaggio a Filippo. Risposta immediata, viene anche lui.
Alle 8.45 siamo al passo Pordoi, scarponi ai piedi che guardiamo la saracinesca chiusa della funivia, come bambini che aspettano che si apra la giostra. Ma a che ora aveva detto la Fede che aprivano? Alle nove? Speriamo. Non c'è un cane in giro, anzi quello c'è e ci abbaia pure. I bar sono chiusi, la stagione dello sci in pista è finita ieri con le feste Pasquali. Nove precise si apre la saracinesca, oggi ultimo giorno di lavoro anche per la funivia, poi si va in vacanza un mese.
Sulla terrazza del Sass Pordoi chiudiamo gli scarponi e partiamo, Filippo conduce giù verso la forcella, poi un po di scaletta e infine prendiamo la traccia verso il Piz Boè. Qui salutiamo il Filippo, che parte con il suo ritmo. C'è un pò d'aria in cresta, a volte si sprofonda a piedi, Jakob sbuffa, sta facendo fatica. Non ha recuperato dalla gara di ieri. E quando dico gara intendo anche il dopo gara.....


A metà mattina siamo in cima, facciamo un break. Dalla cima breve discesa, traverso e una corta risalita ci portano all'imbocco del canale del ghiacciao, la neve non è facile da sciare o forse siamo un po viziati perchè vorremmo sempre la polvere.



Ci buttiamo giù per il pendio ed in poco tempo siamo in val Mesdì.


Clicca questo link per il video http://vimeo.com/40683388



Qui giunti il programma prevede di risalire la parte alta della valle per poi dirigersi sempre con le pelli al vallon Pisciadù. Jakob ci abbandona, non è giornata per lui oggi, ci aspetterà in val Badia. Ubriachi di zig-zag sempre più ravvicinati, arriviamo al rifugio Boè, dove prendiamo la traccia per la val Setus. Tolte le pelli scendiamo nel vallon Pisciadù con un bel sole, ma che poca neve quest'anno!


Arrivati al rifugio Cavazza mi suona il cell, è Filippo che mi chiama:"Dove siete?" all'imbocco della Setus, "Bene, io sono ad Arabba, mandami un messaggio quando siete a Colfosco che vengo a prendervi. Gli impianti della val Badia son chiusi. Ciao". Io e la Nico ci guardiamo e ci chiediamo come abbia fatto ad essere già ad Arabba. Mah.
Finalmente siamo nel canale, la Nico parte per prima, c'è bella neve qui.









Gli passo la macchina fotografica per fare qualche scatto in controluce.



Siamo nel punto più stretto, lei si apposta ed io faccio un paio di curve, le passo di fianco e proseguo. Forse ho chiesto troppo alla mia reattività di gambe ma sta di fatto che le punte dei miei sci son finite sotto la crosta, mi impunto e vengo sbalzato in avanti. Sento che gli sci si staccano entrambi ed io cado faccia a valle. Vedo la roccia a pochi centimetri dalla faccia, realizzo che mi devo girare e fermarmi quanto prima. Qui il pendio è ripido. Fortunatamento riesco nell'intento, subito cerco gli sci con lo sguardo. Uno è li a due metri piantato di coda, l'altro......l'altro lo vedo correre sulla massima pendenza verso valle!! Arriverà in val Badia mi dico. Siamo in silenzio ed impotenti di fronte alla scena. Dopo 100m il canale fa una leggera curva a destra e fortunatamente il mio sci è andato a cozzare contro la parete, arrestandosi. Spiego alla Nico come ho fatto il numero da circo, poi con uno sci derapo fino all'altro. Senza ulteriori scariche di adrenalina usciamo dal canale e per le piste deserte arriviamo a Colfosco dove ritroviamo i due compari della mattina. Filippo ci racconta che ad Arabba ci è arrivato in autostop e non con le pelli, ed è pure riuscito a trovare il tempo per pranzare na tagliata!! Jakob invece si è fatto una penichella sui prati della val badia.

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