martedì 17 luglio 2012

Il Basso...Campanile

Il progetto era il Monte Bianco con gli sci! Roba grossa per le nostre capacità, però fattibile con le condizioni giuste. Se non fosse stato per quel metro di fresca sceso in quota ad inizio settimana, forse saremmo anche partiti. Il tempo era perfetto, le ferie erano state concesse e la Nico si era ripresa dopo l'incidente in marmolada. Ma alla fine tutta quella neve, il caldo in arrivo e l'idea di battere traccia ci hanno fatto pensare che avremmo avuto poche possibilità.
Poco male, si cambia meta. Radicalmente. Si parla di roccia e subito ad entrambi viene in mente la cima più nota del Brenta: il Campanil Basso. Che poi tanto basso non è, son quasi 2900m la cima!!
Rifugio Brentei.

Bello giugno, con le sue giornate lunghe da sfruttare a pieno. Poi la fortuna di due giorni senza il rischio dei temporali. Abbiamo dormito al Pedrotti, gestito dalla guida Franco Nicolini con la famiglia. Ottimo il rifugio ed anche la cucina.
Rifugio Pedrotti


Abbiamo scelto di fare la normale, non siamo mica big!! E poi è la prima via dell'anno, mica vogliamo fare gli arroganti! Franco ci consiglia di andare all'attacco dal sentiero Orsi, versante est, per evitare di pestare troppo neve polentosa. "girate dietro il costone e poi prendete il canale che vi porta alla forcella e di lì al vicino attacco..." Detta così la sera prima pareva li dietro l'angolo, un'oretta al massimo ho pensato. I canali erano due e noi abbiamo preso quello più complicato oltre che nevoso che ci ha costretto ad un tiro di corda per traversare alla forcella. Ma certo che ho sbagliato io...dovevo filtrare le informazioni del mitico Franco...un camoscio, viste le sue imprese di concatenamento dei 3000 delle dolomiti prima ed i 4000 delle alpi poi!  A metà mattina ci togliamo le scarpe fradice e mettiamo le scarpette. Non siamo soli, con noi un'altra cordata ci farà compagnia fino a metà, per poi deviare sullo spigolo Fox. Già ai primi metri sento che non sono brillante, la testa non c'è quindi procedo con calma e concentrato anche sul facile. La roccia è super, mi sarei aspettato delle prese più lucide per non dire unte su questa frequentata via del Brenta. Bello il tiro sulla gialla parete Pooli, fradicio il camino a "Y" che porta allo stradone provinciale, la grande cengia che contorna la cima.
Passaggio sulla parete Pooli


Camminiamo ancora su neve e ci portiamo sul versante ovest. Con altri due tiri ci portiamo al tiro chiave. Siamo sul terrazzino nei pressi dello spigolo, la relazione dice "attraversare in massima esposizione sul versante nord per qualche metro e poi salire in verticale seguendo i chiodi..". Parto, traverso i pochi metri finchè vedo i chiodi sopra di me. Più di uno. Penso ci siamo, è qui che devo salire. Sotto i piedi effettivamente c'è del vuoto. Mi guardo attorno e capisco che la placca di fronte a  me non è banale. Ho un chiodo a livello dei piedi, inutile. Peccato perchè è il migliore dei due successivi. A me i chiodi che non sono piantati fino in fondo non infondono gran sicurezza. Provo a sinistra e non va, mi sposto un po a destra, afferro una tacca discreta, mi sposto verso sinistra, e tenendo per un attimo un rinvio arrivo ad una buona presa. Da lì poi arrivo in sosta senza ulteriori difficoltà ma deluso per non aver fatto il passaggio pulito. Questione di testa.
Con altri due tiri arriviamo alla spaziosa cima in concomitanza con la cordata dello spigolo Fox. Dal libro di vetta sembra che siamo i primi della stagione, la soddisfazione è tanta.

La discesa la facciamo assieme ad altre due cordate. Non è presto quando siamo di nuovo all'attacco, ed il parcheggio è lontano. Riusciremo comunque ad arrivare all'auto prima che le tenebre ci impediscano di non vedere il ponte sul torrente davanti al parcheggio. Stanchi quanto basta.

Chi mi dà un passaggio fino al parcheggio?? Vorrei un gelato:)
Campanil basso da ovest                                                                Campanil basso da est

Crozzon di Brenta, spigolo nord tra sole ed ombra.

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